Eccellenza del Made in Italy nel mondo, il settore dell’Arredamento, e del Design in generale, è da sempre al centro di un’attenzione globale verso l’estetica, lo sviluppo e l’innovazione. Appuntamenti irrinunciabili come il Salone del Mobile hanno delineato già nelle ultime edizioni nuove tendenze che scardinano i rigori produttivi a cui i grandi nomi ci hanno abituato negli anni e strizzano l’occhio ad una nuova concezione di “artigianalità industriale” resa possibile dal perfezionamento di alcune tecniche di ricerca e produzione che vedono nella Prototipazione Rapida e nella Rapid Manufacturing la chiave di volta di importanti e strategici sviluppi nei più svariati settori applicativi.
La rivoluzione ha un nome: FDM
Acronimo di Fused Deposition Modelling, la tecnologia FDM è un sistema a caldo di 3D printing che, attraverso l’utilizzo di materiali termoplastici opportunamente distribuiti, consente di ottenere un manufatto di ottima struttura, estremamente performante e utilizzabile fin da subito sia per i collaudi sia per la produzione. Poiché tale tecnologia non prevede né l’impiego di stampi né processi di forature dal pieno, il prototipo, realizzabile nell’arco di 2/3 giorni, permette non solo un notevole risparmio in termini di tempi, costi e impatto ambientale, ma si presta ad una serie di parametri che lo rendono a tutti gli effetti un prodotto pronto per il mercato: basti pensare all’elevato standard e all’ancor più elevata varietà di rifiniture possibili, oppure alle tolleranze strutturali e dimensionali rese possibili dall’impiego di un polimero capace di resistere a test tecnici, funzionali, estetici e ricerche di marketing.
Ecco 3 vantaggi che la Prototipazione Rapida con tecnologia FDM offre al mercato.
1. Oltre i limiti progettuali: una creatività tangibile
La possibilità di cogliere l’estetica nella sua tridimensionalità, di poter sperimentare come l’oggetto riempia lo spazio, e di poterlo fare all’istante e a costi irrisori, delineano un panorama d’intervento pressoché illimitato. I macchinari stessi consentono di lavorare su dimensioni fino all’ordine dei 900×600 mm di lato e 900 mm di profondità. Poter trasformare un progetto tridimensionale (file) in un qualsivoglia prodotto fisico a prescindere dalle sue geometrie e dalla sua complessità (Prototipazione), e dunque poterlo produrre in minimi quantitativi (Rapid Manufacturing), conferisce al termine “Direct Digital Manufacturing” un significato estremamente tangibile. In un settore applicativo come quello dell’Arredamento, in cui novità e innovazione descrivono un binomio essenziale, Prototipazione Rapida e Rapid Manufacturing si rivelano soluzioni imprescindibili per stare al passo con le ultime tendenze.
2. Dall’idea al prodotto, passando per l’unicità
La realizzazione di prototipi, e quindi prodotti, che rispecchino appieno le specifiche dell’utilizzatore finale, la possibilità di modificarne aspetti in sede pre-produttiva senza eccessive attese o costi esponenziali, l’estrema adattabilità dei materiali e la totale libertà nella scelta di forme e dimensioni, si traducono in una nuova concezione della produzione industriale improntata sull’espressività della propria unicità creativa: creare un oggetto unico nel suo genere e facilmente personalizzabile. Dalle componenti di arredo classiche fino all’illuminazione, dalla produzione in serie alle più artistiche “limited editon” concepite per attestarsi come icone di mercato: le applicazioni nel settore sono pressoché illimitate e tutte da scoprire.
3. Un passo ulteriore verso la Green Industry
Prototipazione Rapida e Rapid Manufacturing si inseriscono a buon diritto nell’ambito della sostenibilità ambientale. Già in fase prototipica, la stampa 3D prevede un ingente risparmio di materiale impiegato, materiale che comunque può essere riciclato e reimpiegato in house senza costi di smaltimento, cosa che invece non avviene nella produzione attraverso stampi industriali. La possibilità di produrre quantitativi minimi riduce l’impatto dei costi di logistica e trasporto dei prodotti fisici, o ancora l’impiego di “aspiratori aziendali” evitano la dispersione di elementi sottili sia nell’ambiente di lavoro che in quello esterno.